2024 | Babel France


Domenica 15 settembre si è conclusa la diciannovesima edizione di Babel, dedicata alla Francia e alla sua letteratura dai risvolti sociali. Babel è andato in cerca delle metamorfosi contemporanee di questa grande tradizione con un ampio lavoro di scoperta: le scrittrici e la maggior parte degli scrittori invitati non erano infatti mai stati tradotti in italiano. Una scommessa che il pubblico del festival ha mostrato di apprezzare.

Gli incontri letterari si sono aperti con Lorenzo Flabbi, Massimo Gezzi e Sara Rossi Guidicelli, ospiti di Moby Dick, e si sono chiusi con un intervento di Sandra Lucbert in dialogo con Fabio Pusterla: due parentesi di riflessione sul tema del festival che ne hanno messo in luce le problematicità. Gli scrittori e le scrittrici che si sono succeduti sul palco tra sabato e domenica, insieme alle loro traduttrici e ai loro traduttori, sembrano averci fornito una risposta concreta e corale a quella che è risultata essere la domanda centrale del festival, e cioè se una letteratura di impegno civile e politico sia veramente possibile. Perché come ha scritto Lucbert: «Sì, la letteratura si basa su operazioni formali, e sì, queste sembrano spegnersi quando entrano in contatto con il mondo sociale», dando vita a narrazioni piatte i cui unici rilievi rischiano di essere l’indignazione, le denunce e le buone intenzioni, che «non solo non sono letteratura ma non sono nemmeno politica».

Diaty Diallo e Seynabou Sonko con Annalisa Romani, Laurent Mauvignier con Yasmina Mélaouah, Elitza Gueorguieva con Lorenzo Flabbi, il fotografo Jürgen Nefzger con Luca Fiore, Gauz con Maurizia Balmelli, Clément Camar-Mercier con Pascal Janovjak hanno parlato di vita nelle banlieu e di musicalità della lingua, di prostituzione, di immigrazione e di sguardi obliqui sul reale, di società dei consumi e di società della dipendenza, di strategie narrative e di precisione nella scrittura, di sans-papier e degli effetti del colonialismo, di scempi ambientali e di bellezza, hanno trovato le parole per mondi che non ne hanno. Ma indipendentemente dai soggetti trattati, tutti ci hanno mostrato, ognuno e ognuna a suo modo, come la letteratura riesca a rimanere tale quando cerca le sue forme, le sue figure e suoi significati nell’atto stesso della creazione e, libera da costrizioni ideologiche, non rinuncia a rendere l’esperienza del mondo in tutte le sue incertezze e contraddizioni. Quando ne testimonia la complessità. Ed è forse questa, ci è parso di comprendere nei giorni del festival, la sua vera forza politica, la sua possibilità stessa di esistere.

E come sempre, oltre agli incontri letterari sul tema del festival, Babel ha dato spazio al dialogo tra le arti con il release party dell’album Alti eldoradi della band Amiata (pop musik) all’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso e con la mostra Où étais-tu? di Jürgen Nefzger presso lo Spazio 5b, all’insegnamento con quattro laboratori di traduzione letteraria, agli scrittori e alle scrittrici emergenti del Ticino con il progetto Coming Soon!, e ha festeggiato gli anniversari delle Edizioni Casagrande e della Collana ch alla Tenda Babel insieme a Alberto Saibene, Claudia Quadri, Fabio Pusterla, Maurizia Balmelli e Michael Fehr.

Purtroppo, complice anche un malaugurato problema tecnico non imputabile a Babel, durante uno degli incontri della domenica sul palco del Teatro Sociale si è verificato un episodio molto spiacevole e sgradevole quando il direttore artistico Matteo Campagnoli ha usato parole e modi nei riguardi della traduttrice Maurizia Balmelli decisamente impropri, come persona, professionista e donna, e che obiettivamente hanno potuto essere interpretati come un confronto di genere. Campagnoli si è nel frattempo scusato con la traduttrice e con il Comitato di Babel, che ha per altro attestato a Balmelli la solidarietà e la stima che le sono dovute e di cui fa qui partecipi il pubblico, i partner istituzionali e gli amici del festival. Il Comitato si augura che l’accaduto non offuschi l’immagine e la notorietà che Babel si è costruita in diciannove anni di attività e si appresta a disegnare il proprio futuro sia a livello di indirizzi culturali sia di strutture e di gestione organizzativa.


Writers on Translation è la nuova serie di interviste video di Babel a scrittori e scrittrici sulle loro esperienze di traduzione e i libri in traduzione che hanno inciso sulle loro vite e inciso la loro scrittura. Le interviste escono a cadenza mensile sul nostro canale YouTube. Nei primi quattro episodi, Jean Echenoz, Fabio Pusterla, Auður Ava Ólafsdóttir, Franco Buffoni.

Writers on Translation is Babel’s new series of video interviews with writers about their translation experiences and the books in translation that have influenced their lives and writing. The first four episodes feature Jean Echenoz, Fabio Pusterla, Auður Ava Ólafsdóttir, Franco Buffoni. The following episodes will be posted monthly on our YouTube channel.


The Podcast Lab è un laboratorio di narrazione audio nato da Coming Soon!, uno spazio all’interno di Babel dedicato a scrittrici e scrittori ticinesi emergenti. Le autrici e gli autori coinvolti lavorano a partire dal tema del festival alla realizzazione di un podcast eterogeneo e personale sotto la guida di Olmo Cerri. Nel 2023, anno di isole letterarie e linguistiche, hanno partecipato: Joshua Babic, Alessandro Mariani, Elisabeth Sassi e Serena Travaglini. The Podcast Lab è sviluppato in collaborazione con Associazione REC e Radio Gwen.

Ascolta i podcast di Isole su Radio Gwen e sulle principali piattaforme: SpreakerSpotifyApple PodcastAudiblePodcast Addict.

>> Vai alla pagina di Coming Soon + The Podcast Lab

l’altralingua


Trovare le parole
Laboratori di scrittura e narrazione a Bellinzona

Invitiamo chi vive in Ticino e sta imparando l’italiano come seconda lingua a tre laboratori di scrittura e narrazione con la scrittrice somala e italiana Ubah Cristina Ali Farah.
I laboratori si concentrano in particolare su come trovare le parole per raccontare le proprie storie, che si tratti di dirle a voce o di scriverle in prosa o in poesia. Tra un laboratorio e l’altro, i partecipanti sono seguiti nel percorso di scrittura dalla Biblioteca interculturale BiblioBaobab in una serie di incontri a cadenza quindicinale.

Maggio: giovedì 2, ore 14-17 | venerdì 3, ore 9-12
Settembre: giovedì 12, ore 14-17 | venerdì 13, ore 9-12
Novembre: giovedì 14, ore 14-17 | venerdì 15, ore 9-12

Dove: Biblioteca BiblioBaobab | via Magoria 10, Bellinzona
Iscrizioni e maggiori informazioni: biblio@cooperativabaobab.ch, tel. 0918354426
La partecipazione ai laboratori è gratuita

>> Scopri tutti i corsi de l’altralingua
>> Atelier d’écriture gratuit à Fribourg
>> Gratis-Schreibkurs für Migrant*innen in Bern


L’edizione 2024 di Poethreesome vede impegnati nel lavoro di scrittura e traduzione reciproca Simone Lappert per il tedesco, Daniele Bernardi per l’italiano, Arthur Billerey per il francese, che faranno la loro residenza all’Istituto Svizzero di Roma dal 7 al 16 ottobre, con una lettura pubblica il 15. Come di consueto, proseguono in parallelo le letture dei poeti e delle poete delle edizioni precedenti.

>> Vai alla pagina Poethreesome


Babel è il festival letterario centrato sulla traduzione, sia in senso stretto – scrittori legati a più lingue e culture a dialogo con i loro traduttori italiani, laboratori di traduzione, traduzioni tra le arti e pubblicazione di libri – sia come metafora di ospitalità linguistica, attraversamento e incontro. Di anno in anno Babel si rivolge a una lingua, a un paese, a un tema, invitando scrittori, artisti, musicisti e traduttori. Tra gli ospiti delle scorse edizioni: Derek Walcott, Adam Zagajewski, Marie NDiaye, Amitav Ghosh, Jamaica Kincaid, Jean Echenoz, Werner Herzog, Elias Khury, Adania Shibli, Ludmila Ulickaja, Georgi Gospodinov, Ismail Kadaré, Aslı Erdoğan, Jakuta Alikavazovic, Juan Villoro, Guillermo Arriaga, Valeria Luiselli, Patrick Chamoiseau, Yu Hua, Kamel Daoud, Ha Jin, Samanta Schweblin, Frédéric Pajak, Arto Lindsay, the West-Eastern Divan Orchestra, Tartit, The Tiger Lillies, András Keller, Mohammad Reza Mortazavi.

>> Le varie edizioni del festival
>> Guarda gli incontri e le interviste delle scorse edizioni


Babel is the literary festival focused on translation. Understood as linguistic hospitality, translation is the practice that prompts you to go towards the other, in order to invite the other to your own home, and serves as a model for other kinds of hospitality. Babel invites writers who work across languages and cultures with their Italian translators, as well as artists and musicians, thinkers, and performers; the festival promotes translations between different art forms, organises writing and translation workshops, prizes, and residences, and publishes new work. Past editions have featured world-famous authors such as Derek Walcott, Adam Zagajewski, Marie NDiaye, Amitav Ghosh, Jamaica Kincaid, Jean Echenoz, Werner Herzog, Elias Khury, Adania Shibli, Ludmila Ulickaja, Georgi Gospodinov, Ismail Kadaré, Aslı Erdoğan, Jakuta Alikavazovic, Juan Villoro, Guillermo Arriaga, Valeria Luiselli, Patrick Chamoiseau, Yu Hua, Kamel Daoud, Ha Jin, Samanta Schweblin, Frédéric Pajak; musicians such as The Tiger Lillies, West-Eastern Divan Orchestra, András Keller, Mohammad Reza Mortazavi; as well as several young writers that Babel has translated and published with Swiss and Italian publishers and media.

>> Watch Babel’s past events, interviews and more


Babel è un’associazione senza scopo di lucro che produce e distribuisce contenuti culturali di alta qualità per la maggior parte accessibili gratuitamente.

Oltre al festival, Babel organizza incontri, letture e residenze per scrittori durante l’anno, pubblica la rivista letteraria multilingue «Specimen. The Babel Review of Translations», per la quale commissiona traduzioni di brani editi e inediti in varie lingue, e promuove iniziative di avvicinamento alla lettura, alla scrittura e alla traduzione letteraria nelle scuole e tra le comunità della nuova immigrazione.

Babel si avvale del sostegno di enti statali, fondazioni e privati. Se vuoi aiutarci a proseguire e a migliorare il lavoro di promozione e mediazione culturale che svolgiamo da vent’anni, e a fare in modo che chiunque possa continuare a usufruirne liberamente, puoi effettuare una donazione qui sul sito o diventare sponsor del festival.

>> Vai alla pagina donazioni


Il lavoro di ricerca svolto dal festival porta ogni anno a scoprire testi, contesti, idee, autori affascinanti e inediti: col passare del tempo Babel ha trovato sempre più partner interessati a queste scoperte, che possono così tradursi in filmati, interviste o articoli, e soprattutto in libri, in particolare con la Collana “Alfabeti Babel” delle Edizioni Casagrande e i volumi prodotti in collaborazione con la casa editrice milanese HumboldtBooks.

>> Babel Press


Specimen è la prima rivista on-line intensamente tipografica e interamente multilingue, che persegue la seconda lingua in tutte le sue forme, perché la traduzione, il plurilinguismo, le ecolalie e l’ospitalità linguistica moltiplicano gli strati del linguaggio e pronunciano le trasformazioni, ci doppiano, ci triplicano, ci danno una seconda possibilità.

>> specimen.press

Torna in alto