PREMIO BABEL


I giovani traduttori faticano a imporsi nell’editoria, a far notare il loro talento e a metterlo così al servizio del lettore come interpreti di scrittori stranieri di ogni lingua. Per questo nel 2014 Babel, in collaborazione con la Casa dei traduttori di Looren, ha lanciato il Premio Babel per i giovani traduttori di lingua italiana. In seguito abbiamo trovato in BooksinItaly e nel Laboratorio Formentini per l’editoria di Milano due partner d’eccellenza, capaci di incrementarne la portata. Il Premio è al momento sospeso.


Il Premio Babel-Laboratorio Formentini 2020 è stato assegnato a Silvia Manzio per la traduzione di Oreo di Fran Ross (SUR, 2020). Complimenti a Silvia e alle altre due traduttrici finaliste: Cristina Dozio per Ogni volta che prendo il volo di Youssef Fadel (Brioschi, 2019) e Giulia Zavagna per La parte inventata di Rodrigo Fresán (LiberAria, 2019).

Il Premio Babel-Laboratorio Formentini, assegnato ogni due anni a un giovane traduttore letterario di lingua italiana meritevole di attenzione, ha una dotazione di 3.000 euro + una residenza presso la Casa dei traduttori di Looren.

Il Premio è al momento sospeso.


I vincitori delle scorse edizioni

Premio Babel-Laboratorio Formentini

2018: Elisa Tramontin, Lascia fare a me di Mario Levrero (La nuova frontiera).

Premio Babel-BooksinItaly

2017: Moshe Kahn. Premio alla carriera.

2016: ex aequo Luca Salvatore, Gli Amori gialli di Tristan Corbière (Arcipelago) e Marta Silvetti, La bambola di Kokoschka di Afonso Cruz (La nuova frontiera).

Premio Babel

2015: Camilla Diez, I tre moschettieri di Alexandre Dumas (Donzelli)

2014: Stella Sacchini, Jane Eyre di Charlotte Brontë (Feltrinelli)


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