Save the Date – l’altralingua


Venerdì 13 dicembre | ore 18:00 | Scuola Daro, via Centrale 2, Bellinzona

Venerdì 13 dicembre, al Centro di socializzazione interculturale Scuola Daro, i/le partecipanti ai laboratori de l’altralingua presenteranno al pubblico i testi scritti durante l’anno. Insieme a loro, le due docenti Ubah Cristina Ali Farah e Barbora Jurickova. A seguire, aperitivo.

I laboratori gratuiti di scrittura e narrazione de l’altralingua sono rivolti a chi vive in Ticino e sta imparando l’italiano come seconda lingua. I laboratori tenuti da Ubah Cristina Ali Farah si concentrano in particolare su come trovare le parole per raccontare le proprie storie, che si tratti di dirle a voce o di scriverle in prosa o in poesia. Tra un laboratorio e l’altro, i partecipanti sono seguiti nel percorso di scrittura da Barbora Jurickova e dalla Biblioteca interculturale BiblioBaobab in una serie di incontri a cadenza quindicinale.

La serata sarà l’occasione per presentare una piccola mostra dei nuovi testi oltre al Dossier realizzato dalla rivista online “Specimen. The Babel Review of Translations” che raccoglie i testi scritti nelle edizioni precedenti tradotti in altre due lingue nazionali svizzere.

>> Scopri tutti i corsi de l’altralingua
>> Atelier d’écriture gratuit à Fribourg
>> Gratis-Schreibkurs für Migrant*innen in Bern


Writers on Translation è la nuova serie di interviste video di Babel a scrittori e scrittrici sulle loro esperienze di traduzione e i libri in traduzione che hanno inciso sulle loro vite e inciso la loro scrittura. Le interviste escono a cadenza mensile sul nostro canale YouTube. Nei primi tre episodi, Jean Echenoz intervistato da Giorgio Pinotti, Fabio Pusterla intervistato da Stefano Raimondi, Auður Ava Ólafsdóttir intervistata da Stefano Rosatti.

Writers on Translation is Babel’s new series of video interviews with writers about their translation experiences and the books in translation that have influenced their lives and writing. The first three episodes feature Jean Echenoz interviewed by Giorgio Pinotti, Fabio Pusterla interviewed by Stefano Raimondi, and Auður Ava Ólafsdóttir interviewed by Stefano Rosatti. The following episodes will be posted monthly on our YouTube channel.


The Podcast Lab è un laboratorio di narrazione audio nato da Coming Soon!, uno spazio all’interno di Babel dedicato a scrittrici e scrittori ticinesi emergenti. Le autrici e gli autori coinvolti lavorano a partire dal tema del festival alla realizzazione di un podcast eterogeneo e personale sotto la guida di Olmo Cerri. Nel 2023, anno di isole letterarie e linguistiche, hanno partecipato: Joshua Babic, Alessandro Mariani, Elisabeth Sassi e Serena Travaglini. The Podcast Lab è sviluppato in collaborazione con Associazione REC e Radio Gwen.

I podcast dell’edizione 2024, realizzati da Shair Cruz Bahamonde, Marco Falchetti e Chiara Gallo, sono in fase di post-produzione e saranno disponibili a breve.

Ascolta i podcast di Isole su Radio Gwen e sulle principali piattaforme: SpreakerSpotifyApple PodcastAudiblePodcast Addict.

>> Vai alla pagina di Coming Soon + The Podcast Lab


L’edizione 2024/25 di Poethreesome vede impegnati nel lavoro di scrittura e traduzione reciproca Simone Lappert per il tedesco, Daniele Bernardi per l’italiano, Arthur Billerey per il francese. Dopo la residenza e la lettura di ottobre all’Istituto Svizzero di Roma, i poeti e la poeta leggeranno al festival Textures di Friburgo a febbraio. Maggiori dettagli in seguito. Stay tuned!

>> Vai alla pagina di Poethreesome

Babel 2024 | Francia


La diciannovesima edizione di Babel, svoltasi dal 12 al 15 settembre 2024, è stata dedicata alla Francia e alla sua letteratura dai risvolti sociali. Babel è andato in cerca delle metamorfosi contemporanee di questa grande tradizione con un ampio lavoro di scoperta: le scrittrici e la maggior parte degli scrittori invitati non erano infatti mai stati tradotti in italiano. Una scommessa che il pubblico del festival ha mostrato di apprezzare.

Gli incontri letterari si sono aperti con Lorenzo Flabbi, Massimo Gezzi e Sara Rossi Guidicelli, ospiti di Moby Dick, e si sono chiusi con un intervento di Sandra Lucbert in dialogo con Fabio Pusterla: due parentesi di riflessione sul tema del festival che ne hanno messo in luce le problematicità. Gli scrittori e le scrittrici che si sono succeduti sul palco tra sabato e domenica, insieme alle loro traduttrici e ai loro traduttori, sembrano averci fornito una risposta concreta e corale a quella che è risultata essere la domanda centrale del festival, e cioè se una letteratura di impegno civile e politico sia veramente possibile. Perché come ha scritto Lucbert: «Sì, la letteratura si basa su operazioni formali, e sì, queste sembrano spegnersi quando entrano in contatto con il mondo sociale», dando vita a narrazioni piatte i cui unici rilievi rischiano di essere l’indignazione, le denunce e le buone intenzioni, che «non solo non sono letteratura ma non sono nemmeno politica».

Diaty Diallo e Seynabou Sonko con Annalisa Romani, Laurent Mauvignier con Yasmina Mélaouah, Elitza Gueorguieva con Lorenzo Flabbi, il fotografo Jürgen Nefzger con Luca Fiore, Gauz con Maurizia Balmelli, Clément Camar-Mercier con Pascal Janovjak hanno parlato di vita nelle banlieu e di musicalità della lingua, di prostituzione, di immigrazione e di sguardi obliqui sul reale, di società dei consumi e di società della dipendenza, di strategie narrative e di precisione nella scrittura, di sans-papier e degli effetti del colonialismo, di scempi ambientali e di bellezza, hanno trovato le parole per mondi che non ne hanno. Ma indipendentemente dai soggetti trattati, tutti ci hanno mostrato, ognuno e ognuna a suo modo, come la letteratura riesca a rimanere tale quando cerca le sue forme, le sue figure e suoi significati nell’atto stesso della creazione e, libera da costrizioni ideologiche, non rinuncia a rendere l’esperienza del mondo in tutte le sue incertezze e contraddizioni. Quando ne testimonia la complessità. Ed è forse questa, ci è parso di comprendere nei giorni del festival, la sua vera forza politica, la sua possibilità stessa di esistere.

E come sempre Babel ha dato spazio anche al dialogo tra le arti con il release party dell’album Alti eldoradi della band Amiata (pop musik) all’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso e con la mostra Où étais-tu? di Jürgen Nefzger presso lo Spazio 5b, all’insegnamento con quattro laboratori di traduzione letteraria, agli scrittori e alle scrittrici emergenti del Ticino con il progetto Coming Soon!, e ha festeggiato gli anniversari delle Edizioni Casagrande e della Collana ch insieme a Alberto Saibene, Claudia Quadri, Fabio Pusterla, Maurizia Balmelli e Michael Fehr.


Babel è il festival letterario centrato sulla traduzione, sia in senso stretto – scrittori legati a più lingue e culture a dialogo con i loro traduttori italiani, laboratori di traduzione, traduzioni tra le arti e pubblicazione di libri – sia come metafora di ospitalità linguistica, attraversamento e incontro. Di anno in anno Babel si rivolge a una lingua, a un paese, a un tema, invitando scrittori, artisti, musicisti e traduttori. Tra gli ospiti delle scorse edizioni: Derek Walcott, Adam Zagajewski, Marie NDiaye, Amitav Ghosh, Jamaica Kincaid, Jean Echenoz, Werner Herzog, Elias Khury, Adania Shibli, Ludmila Ulickaja, Georgi Gospodinov, Ismail Kadaré, Aslı Erdoğan, Jakuta Alikavazovic, Juan Villoro, Guillermo Arriaga, Valeria Luiselli, Patrick Chamoiseau, Yu Hua, Kamel Daoud, Ha Jin, Samanta Schweblin, Frédéric Pajak, Arto Lindsay, the West-Eastern Divan Orchestra, Tartit, The Tiger Lillies, András Keller, Mohammad Reza Mortazavi.

>> Le varie edizioni del festival
>> Guarda gli incontri e le interviste delle scorse edizioni


Babel is the literary festival focused on translation. Understood as linguistic hospitality, translation is the practice that prompts you to go towards the other, in order to invite the other to your own home, and serves as a model for other kinds of hospitality. Babel invites writers who work across languages and cultures with their Italian translators, as well as artists and musicians, thinkers, and performers; the festival promotes translations between different art forms, organises writing and translation workshops, prizes, and residences, and publishes new work. Past editions have featured world-famous authors such as Derek Walcott, Adam Zagajewski, Marie NDiaye, Amitav Ghosh, Jamaica Kincaid, Jean Echenoz, Werner Herzog, Elias Khury, Adania Shibli, Ludmila Ulickaja, Georgi Gospodinov, Ismail Kadaré, Aslı Erdoğan, Jakuta Alikavazovic, Juan Villoro, Guillermo Arriaga, Valeria Luiselli, Patrick Chamoiseau, Yu Hua, Kamel Daoud, Ha Jin, Samanta Schweblin, Frédéric Pajak; musicians such as The Tiger Lillies, West-Eastern Divan Orchestra, András Keller, Mohammad Reza Mortazavi; as well as several young writers that Babel has translated and published with Swiss and Italian publishers and media.

>> More
>> Watch Babel’s past events, interviews and more


Babel è un’associazione senza scopo di lucro che produce e distribuisce contenuti culturali di alta qualità accessibili gratuitamente.

Oltre al festival, Babel organizza incontri, letture e residenze per scrittori durante l’anno, pubblica la rivista letteraria multilingue “Specimen. The Babel Review of Translations”, per la quale commissiona traduzioni di brani editi e inediti in varie lingue, e promuove iniziative di avvicinamento alla lettura, alla scrittura e alla traduzione letteraria nelle scuole e tra le comunità della nuova immigrazione.

Babel si avvale del sostegno di enti statali, fondazioni e privati. Se vuoi contribuire alle nostre attività affinché chiunque possa continuare a usufruirne gratuitamente, puoi effettuare una donazione direttamente dal sito.

>> Vai alla pagina donazioni


Il lavoro di ricerca svolto dal festival porta ogni anno a scoprire testi, contesti, idee, autori affascinanti e inediti: col passare del tempo Babel ha trovato sempre più partner interessati a queste scoperte, che possono così tradursi in filmati, interviste o articoli, e soprattutto in libri, in particolare con la Collana “Alfabeti Babel” delle Edizioni Casagrande e i volumi prodotti in collaborazione con la casa editrice milanese HumboldtBooks.

>> Babel Press


Specimen è la prima rivista on-line intensamente tipografica e interamente multilingue, che persegue la seconda lingua in tutte le sue forme, perché la traduzione, il plurilinguismo, le ecolalie e l’ospitalità linguistica moltiplicano gli strati del linguaggio e pronunciano le trasformazioni, ci doppiano, ci triplicano, ci danno una seconda possibilità.

>> specimen.press

Torna in alto